Soddisfare un bisogno: ecco come promuovere un'app

Lo scorso anno sono state 175 miliardi le app scaricate su smartphone per una spesa in app da parte dei consumatori di 86 miliardi a livello globale. Le app più utilizzate sono quelle dedicate alla messaggistica istantanea, in testa WhatsApp, di seguito i Social Network, quali Facebook e Instagram e streaming video come ad esempio Netflix.Progettare una mobile app è un investimento che permette alle aziende di fidelizzare i clienti, coinvolgendoli con comunicazioni mirate e promozioni dedicate. Prima del download però occorre agire per far sì che l’applicazione per smartphone sia conosciuta. Per diffondere un’app andrà determinato un impianto strategico a 360°, che si sviluppi cioè su diversi strumenti.Il primo passo da compiere è l'ottimizzazione della pagina prodotto sullo store per apparire tra i risultati di ricerca degli utenti dei vari App Store. Essere tra i primi risultati però non è così semplice poiché l’indicizzazione delle mobile app non è funzionale quanto quella della classica Google Search. Scegliere le giuste keywords nella descrizione dell’app e immagini esplicative, creando uno storytelling di come l’app si presenta nelle sue potenzialità, creerà maggiore appeal.Una pagina prodotto accattivante ancora non basta, c’è un altro passo da compiere: ottenere un buon numero di recensioni, poiché Android favorisce le app con un maggior numero di recensioni, possibilmente positive, mentre Apple classifica come migliori quelle con più download.La pagina è pronta, ma non possiamo pensare di raggiungere solamente gli utenti che fanno una ricerca specifica sulla piattaforma di download di app, ecco perché andrà valutata una strategia comprensiva di un investimento in campagne di Pay Per Click.Partiamo dalla piattaforma di Google AdWords. Il modo migliore per farsi trovare è quello di essere presenti tra i risultati nelle ricerche di Google Search. Immaginiamo di aver  sviluppato un’app che permette grazie alla geolocalizzazione di trovare il taxi più vicino te. Un potenziale utente, che non conosce ancora la nostra app, digiterà su Google qualcosa come “Numero Taxi Roma”. A questo punto tra i risultati della ricerca di Google apparirà il nostro annuncio per download di app.Gli strumenti di Google però sono diversi e, oltre alla ricerca, possiamo valutare di attivare una campagna Display. Anche in questo caso possiamo fare un esempio, in cui l’app che abbiamo sviluppato permette di ordinare il pranzo con pochi semplici tocchi e di riceverlo direttamente a casa o in ufficio. Sono le 12.00 e il nostro utente sta navigando in rete. Tra una news e uno sconto speciale ecco l’immagine di una pizza che attira subito la sua attenzione, dopotutto è quasi ora di pranzo.  Al click sul banner si accederà direttamente all’App Store dove troviamo la nostra applicazione pronta per il download.Ogni giorno passiamo circa 3 ore consultando lo smartphone navigando tra un social e l’altro. Per questo nella strategia di promozione di un’app non può mancare la presenza sui Social Network. Una pagina dedicata all’app permetterà di comunicare agli utenti potenziali i vantaggi del nostro prodotto, coinvolgere gli utenti già attivi invitandoli a condividere con noi le loro esperienze e creare così una community di persone attorno alla nostra app mobile.Per quanto possa sembrare appropriato comunicare un prodotto destinato allo smartphone esclusivamente online, ci sono altri strumenti che possono essere messi in campo per diffondere l’app. Pensiamo ad esempio ai packaging: scansionando il pack di un prodotto tramite la tecnologia dell’image recognition, possiamo indirizzare l’utente al download dell’applicazione ed offrire un’esperienza esclusiva in app.

Lo scorso anno sono state 175 miliardi le app scaricate su smartphone per una spesa in app da parte dei consumatori di 86 miliardi a livello globale. Le app più utilizzate sono quelle dedicate alla messaggistica istantanea, in testa WhatsApp, di seguito i Social Network, quali Facebook e Instagram e streaming video come ad esempio Netflix.

Progettare una mobile app è un investimento che permette alle aziende di fidelizzare i clienti, coinvolgendoli con comunicazioni mirate e promozioni dedicate. Prima del download però occorre agire per far sì che l’applicazione per smartphone sia conosciuta. Per diffondere un’app andrà determinato un impianto strategico a 360°, che si sviluppi cioè su diversi strumenti.

Il primo passo da compiere è l'ottimizzazione della pagina prodotto sullo store per apparire tra i risultati di ricerca degli utenti dei vari App Store. Essere tra i primi risultati però non è così semplice poiché l’indicizzazione delle mobile app non è funzionale quanto quella della classica Google Search. Scegliere le giuste keywords nella descrizione dell’app e immagini esplicative, creando uno storytelling di come l’app si presenta nelle sue potenzialità, creerà maggiore appeal.

Una pagina prodotto accattivante ancora non basta, c’è un altro passo da compiere: ottenere un buon numero di recensioni, poiché Android favorisce le app con un maggior numero di recensioni, possibilmente positive, mentre Apple classifica come migliori quelle con più download.

La pagina è pronta, ma non possiamo pensare di raggiungere solamente gli utenti che fanno una ricerca specifica sulla piattaforma di download di app, ecco perché andrà valutata una strategia comprensiva di un investimento in campagne di Pay Per Click.

Partiamo dalla piattaforma di Google AdWords. Il modo migliore per farsi trovare è quello di essere presenti tra i risultati nelle ricerche di Google Search. Immaginiamo di aver  sviluppato un’app che permette grazie alla geolocalizzazione di trovare il taxi più vicino te. Un potenziale utente, che non conosce ancora la nostra app, digiterà su Google qualcosa come “Numero Taxi Roma”. A questo punto tra i risultati della ricerca di Google apparirà il nostro annuncio per download di app.

Gli strumenti di Google però sono diversi e, oltre alla ricerca, possiamo valutare di attivare una campagna Display. Anche in questo caso possiamo fare un esempio, in cui l’app che abbiamo sviluppato permette di ordinare il pranzo con pochi semplici tocchi e di riceverlo direttamente a casa o in ufficio. Sono le 12.00 e il nostro utente sta navigando in rete. Tra una news e uno sconto speciale ecco l’immagine di una pizza che attira subito la sua attenzione, dopotutto è quasi ora di pranzo.  Al click sul banner si accederà direttamente all’App Store dove troviamo la nostra applicazione pronta per il download.

Ogni giorno passiamo circa 3 ore consultando lo smartphone navigando tra un social e l’altro. Per questo nella strategia di promozione di un’app non può mancare la presenza sui Social Network. Una pagina dedicata all’app permetterà di comunicare agli utenti potenziali i vantaggi del nostro prodotto, coinvolgere gli utenti già attivi invitandoli a condividere con noi le loro esperienze e creare così una community di persone attorno alla nostra app mobile.

Per quanto possa sembrare appropriato comunicare un prodotto destinato allo smartphone esclusivamente online, ci sono altri strumenti che possono essere messi in campo per diffondere l’app. Pensiamo ad esempio ai packaging: scansionando il pack di un prodotto tramite la tecnologia dell’image recognition, possiamo indirizzare l’utente al download dell’applicazione ed offrire un’esperienza esclusiva in app.

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28/03/2024
Affrontare le Minacce Cyber da Frontend a Backend. Le Best Practice per Siti Web e App B2B

Nel panorama digitale sempre più complesso di oggi, la sicurezza informatica è diventata una priorità fondamentale per le aziende che operano online. In particolare, nel settore dello sviluppo di siti web e app per smartphone B2B, la protezione dei dati sensibili e delle informazioni aziendali è cruciale per garantire la fiducia dei clienti e la continuità operativa.Da un lato, il frontend, ovvero l'interfaccia visiva con cui gli utenti interagiscono, e dall'altro, il backend, il cuore pulsante che elabora e gestisce i dati, entrambi rappresentano punti di accesso potenziali per gli attacchi informatici. Pertanto, adottare una strategia di sicurezza completa che copra tutti gli aspetti del processo di sviluppo è essenziale per proteggere le applicazioni B2B da qualsiasi minaccia.Frontend: Implementazione di Pratiche di Sicurezza AvanzateNel frontend, la sicurezza inizia con la progettazione di un'interfaccia utente sicura e resiliente. Le best practice includono:Validazione dei dati in ingresso: Assicurarsi che tutti i dati immessi dagli utenti siano validati e sanificati per prevenire attacchi di tipo injection, come SQL injection o XSS.Utilizzo di HTTPS: Implementare la crittografia HTTPS per proteggere le comunicazioni tra il browser dell'utente e il server, garantendo che i dati trasmessi siano al sicuro da intercettazioni.Gestione delle sessioni sicura: Implementare meccanismi robusti per la gestione delle sessioni utente, utilizzando token CSRF (Cross-Site Request Forgery) e cookie sicuri per prevenire accessi non autorizzati.Protezione contro attacchi DDoS: Utilizzare servizi di mitigazione DDoS per proteggere il sito web o l'applicazione da attacchi di tipo Distributed Denial of Service, che potrebbero comprometterne la disponibilità.Backend: Rafforzamento delle Difese e Monitoraggio CostanteNel backend, la sicurezza richiede una combinazione di misure preventive e reattive:Firewall e Protezione degli Accessi: Configurare firewall per filtrare il traffico non autorizzato e implementare controlli di accesso basati su ruoli per limitare l'accesso ai dati sensibili solo agli utenti autorizzati.Aggiornamenti Regolari e Patching: Mantenere costantemente aggiornati tutti i componenti del sistema, inclusi framework, librerie e software di terze parti, per rimediare a vulnerabilità note e ridurre il rischio di exploit.Logging e Monitoraggio degli Eventi: Implementare sistemi di logging dettagliati e monitoraggio degli eventi per rilevare attività sospette o anomalie nel sistema, consentendo una risposta tempestiva agli attacchi.Backup e Ripristino: Effettuare regolarmente backup dei dati critici e sviluppare piani di ripristino dei dati in caso di violazioni della sicurezza o perdite di dati.Affrontare le minacce cyber da frontend a backend richiede un approccio olistico alla sicurezza informatica, che coinvolga sia la progettazione dell'interfaccia utente che l'architettura di backend. Investire nelle giuste misure di sicurezza e rimanere costantemente aggiornati sulle nuove minacce e sulle best practice è fondamentale per proteggere i siti web e le app B2B e mantenere la fiducia dei clienti.In un mondo digitale sempre più interconnesso, la sicurezza informatica è diventata un fattore critico per qualsiasi azienda, soprattutto per quelle che operano nel settore B2B. Un sito web o un'app per smartphone vulnerabile può essere un bersaglio facile per gli hacker, con conseguenze disastrose per la tua azienda, come la perdita di dati sensibili, danni alla reputazione e interruzioni dell'operatività.La cybersecurity è un processo continuo che richiede attenzione costante. Implementando le misure di sicurezza adeguate sia sul frontend che sul backend del tuo sito web o app per smartphone B2B, potrai proteggere la tua azienda da minacce informatiche e ridurre il rischio di attacchi dannosi.

21/03/2024
Gli acronimi più diffusi per definire i software aziendali

Nel mondo del software aziendale, ci si imbatte spesso in una serie di acronimi che possono creare confusione. Ecco una guida ai più diffusi:ERP: Enterprise Resource Planning. Un software gestionale completo che integra diverse aree aziendali, come contabilità, produzione, magazzino, vendite e risorse umane.CRM: Customer Relationship Management. Si concentra sulla gestione delle relazioni con i clienti, acquisizione, fidelizzazione e supporto.SCM: Supply Chain Management. Gestisce la catena di approvvigionamento, dall'acquisto delle materie prime alla consegna del prodotto finito.HRM: Human Resource Management. Automatizza i processi legati alle risorse umane, come assunzioni, formazione, gestione del personale e payroll.BI: Business Intelligence. Analizza i dati aziendali per fornire informazioni utili a prendere decisioni strategiche.WFM: Workforce Management. Ottimizza la gestione del personale, turni, ferie e produttività.EAM: Enterprise Asset Management. Gestisce le risorse aziendali, come immobili, impianti e macchinari.PIM: Product Information Management. Centralizza e gestisce le informazioni sui prodotti.TMS: Transportation Management System. Pianifica e ottimizza le attività di trasporto.SFA: Sales Force Automation. Automatizza i processi di vendita, lead generation e gestione del ciclo di vendita.CMS: Content Management System. Permette di creare e gestire siti web e contenuti digitali.BPM: Business Process Management. Modella e ottimizza i processi aziendali.PLM: Product Lifecycle Management. Gestisce il ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla dismissione.MRP: Material Requirements Planning. Pianifica le necessità di approvvigionamento dei materiali.MES: Manufacturing Execution System. Gestisce e controlla la produzione in tempo reale.QMS: Quality Management System. Gestisce la qualità dei prodotti e dei processi aziendali.HCM: Human Capital Management. Integra le diverse funzioni HR in un'unica piattaforma.SCADA: Supervisory Control and Data Acquisition. Monitora e controlla i sistemi industriali in tempo reale.EHS: Environment, Health & Safety. Gestisce la conformità alle normative ambientali, di salute e sicurezza.ITIL: Information Technology Infrastructure Library. Raccolta di best practice per la gestione dei servizi IT.COBIT: Control Objectives for Information and Related Technologies. Framework per la governance e il controllo dei sistemi informativi.Oltre a questi, esistono molti altri acronimi specifici per settori o funzioni aziendali. È importante conoscere i più diffusi per orientarsi nel mondo del software aziendale e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

14/03/2024
L'importanza dei Software RMM per le Aziende Informatiche: Gestione Remota a Portata di Click

Con l'aumento della complessità delle reti e la necessità di una manutenzione proattiva, i Software Remote Monitoring and Management (RMM) sono diventati uno strumento indispensabile per le aziende IT di ogni dimensione.Cos'è un Software RMM?Un Software RMM è una soluzione software che consente agli amministratori di sistema di monitorare e gestire in remoto i dispositivi informatici all'interno di una rete. Questi dispositivi possono includere computer, server, sistemi iot, dispositivi di rete, stampanti e altro ancora. Attraverso un'interfaccia centralizzata, gli amministratori possono controllare lo stato dei dispositivi, eseguire aggiornamenti del software, implementare patch di sicurezza, eseguire il monitoraggio delle prestazioni e molto altro, il tutto senza la necessità di essere fisicamente presenti presso i dispositivi stessi.Vantaggi dei Software RMMMonitoraggio Proattivo: I Software RMM consentono agli amministratori di sistema di rilevare e risolvere i problemi prima che causino un'interruzione operativa. Attraverso il monitoraggio continuo delle prestazioni e della sicurezza dei dispositivi, è possibile identificare i potenziali guasti hardware o software in fase embrionale.Gestione Remota: Grazie alla funzionalità di gestione remota, gli amministratori possono intervenire sui dispositivi da qualsiasi luogo connesso a Internet. Questo è particolarmente vantaggioso in situazioni in cui è necessario risolvere un problema urgentemente, anche al di fuori dell'orario lavorativo.Automatizzazione delle Attività: I Software RMM consentono di automatizzare molte attività di routine, come l'applicazione di patch di sicurezza, la configurazione dei dispositivi e la creazione di report. Ciò non solo risparmia tempo agli amministratori, ma riduce anche il rischio di errori umani.Miglioramento della Sicurezza: Con la crescente minaccia di cyber attacchi, la sicurezza informatica è una priorità per tutte le aziende. I Software RMM facilitano l'implementazione di politiche di sicurezza, il monitoraggio degli eventi anomali e la gestione delle vulnerabilità, contribuendo così a proteggere l'ambiente IT aziendale.Riduzione dei Costi Operativi: Utilizzando un Software RMM, le aziende possono ridurre i costi operativi legati alla manutenzione dei sistemi informatici. L'automatizzazione delle attività riduce la necessità di interventi manuali ripetitivi, mentre il monitoraggio proattivo aiuta a prevenire costosi tempi di inattività.Nell'era digitale, la tecnologia è diventata un elemento fondamentale per il successo di qualsiasi azienda. Con un numero crescente di dispositivi e software utilizzati quotidianamente, la gestione e la manutenzione dell'infrastruttura IT possono diventare un compito complesso e dispendioso in termini di tempo.Un software RMM (Remote Monitoring and Management) rappresenta una soluzione efficace per semplificare e ottimizzare la gestione IT, offrendo numerosi vantaggi alle aziende:1. Monitoraggio proattivo: Un software RMM monitora costantemente lo stato di salute dei dispositivi e dei sistemi, identificando potenziali problemi prima che causino disservizi o interruzioni. Questo approccio proattivo permette di risolvere le criticità in modo tempestivo, evitando costose perdite di produttività e downtime.2. Risparmio di tempo e denaro: L'automazione di attività ripetitive, come l'installazione di patch di sicurezza o l'aggiornamento di software, consente ai tecnici IT di concentrarsi su attività più strategiche e a valore aggiunto. Inoltre, la riduzione dei tempi di risoluzione dei problemi si traduce in un risparmio di denaro per l'azienda.3. Migliore sicurezza: Un software RMM può essere utilizzato per implementare misure di sicurezza avanzate, come la protezione antivirus e anti-malware, il controllo degli accessi e la crittografia dei dati. Questo aiuta a proteggere l'azienda da minacce informatiche e cyberattacchi.4. Maggiore efficienza: Un software RMM fornisce una visione centralizzata di tutta l'infrastruttura IT, consentendo ai tecnici di monitorare e gestire tutti i dispositivi da un'unica interfaccia. Questo rende la gestione IT più efficiente e produttiva.5. Scalabilità: Un software RMM può essere facilmente adattato alle esigenze di aziende di qualsiasi dimensione, offrendo la possibilità di aggiungere o rimuovere dispositivi in base alle necessità.In un panorama aziendale sempre più complesso e connesso, i Software RMM sono diventati uno strumento fondamentale per le aziende informatiche. Attraverso il monitoraggio proattivo, la gestione remota e l'automatizzazione delle attività, queste soluzioni consentono alle aziende di mantenere elevati standard di prestazioni e sicurezza per i loro sistemi informatici. Investire in un Software RMM non è solo una scelta saggia, ma è diventato un requisito indispensabile per rimanere competitivi nel mercato moderno.